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00 '00 - sfera
Il comunismo nel football
In modo demenzial un articolo sul quotidiano Libero assimila il gioco di Zeman al collettiuvismo e alla ditttatura del proletariato. Neanche Calcio e ideologia è un accostamento originale

Per mia igiene mentale larticolo neanche lo leggo. (Eh sì, perché ogni cosa che inevitabilmente assimili ti resta dentro come scorie e tossine, pensa tu se assimili la merda pura, hai voglia a disintossicarti! E poi le mie condizioni precarie di vista, spero temporanee, mi obbligano a grandi economie nella lettura. Spero che passi).

Comunque a ben guardare largomentazione potrebbe apparire anche umoristica e apologetica, verso il comunismo e verso Zeman. Essendo il Calcio di Zeman il trionfo del collettivismo organizzato, la lotta continua per la postazione avversaria che può essere parafrasi della lotta di classe, allora in effetti può essere assimilato al comunismo. Ma se così fosse sarebbe la stessa cosa per il Calcio di Guardiola, ma anche per quello dellimmenso Erikson. Ma che vogliamo dire dellinarrivabile Mourinho. Con Mou cè proprio una trans-valoriazzazione dei ruoli. Gli attaccanti assurgono a ruolo di difensori aggressivi dei centrocampisti avversari che impostano il gioco. In contempo a turno si tengono larghi per favorire gli inserimenti dei compagni centrocampisti e difensori, tanto che quando è arrivato il loro turno davanti alla porta avversaria i difensori hanno perso ogni punto di riferimento. Con Mou non ci sono ruoli di classe, non ci sono abatini e non ci sono operai, tutti abatini e tutti operai. Che vogliamo dire? Comunista anche Mourinho? Se comunista implica avere introiti così floridi meglio che ci iscriviamo alla cellula più vicina che troviamo. Purtroppo però non è così. Tutte queste sono pippe per chi non ha migliore uso per il proprio punteruolo.

Insuperabile, invece, fu Carmelo Bene quando dallOlimpico alle prime affermazioni sul campo della Roma di Erikson disse trionfalmente al cronista che timidamente gli chiedeva un commento alla partita: Siamo davanti a una Rivoluzione copernicana. Luomo non è più al centro dellattenzione ma quel che centra è la ben rotonda sfera e il suo roteare. Gli uomini in diverse divise che cercano di possederla sono la necessaria conseguenza. La zona impera. E contro questa nulla possono più fare gli uomini. Prendeva per il culo tutti e io ancora lo ricordo con rimpianto.