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18 gennaio '13 - metafisica
La misura del gatto
L'uomo è il suo migliore amico e per questo si formula una sua filosofia

La predilezione per il gatto era già stata individuata come una forma di estetica speciale, da Beppe Severgnini che aveva scritto: gran parte amano Parigi, ma c'è chi preferisce Londra, quelli che amano vincere preferiscono la Juve ma c'è chi preferisce l'Inter ... Così c'è chi predilige il gatto. Non si tratta di una scelta indifferente alle altre. Si tratta invece di una dimensione estetica che finisce per essere denotativa e orientativa del resto. Il gatto è la dimensione dell'ineffabile, il gatto non si traduce con categorie umane ed è forse per questo che con grande consapevolezza Salvatore Patriarca ha voluto descrivere la filosofia del gatto come una fenomenologia speciale dal punto di vista di colui che si ritiene il suo miglior amico: l'uomo che lo guarda con meraviglia. Il testo si configura come un testo di post-filosofia, inteso nel senso della ricerca fenomenologica che si pone come risposta alla morte della filosofia.

 

(Se scrivere di filosofia oggi non ha alcun senso non è cancellata la necessità di una "lettura-attraverso" o di una contemplazione letteraria in grado di dare spiegazioni alla "meraviglia").

 

Il gatto in tutto questo è indifferente. Ed in fondo lo amiamo per questo accettandone la diversità. Il gatto allora si pone come terapia permanente da parte dell'occhio osservante. Una terapia in grado di sfuggire alla tendenza fondamentale di costringere in categorie o cognizioni chiare e distinte. La filosofia del gatto ha un impianto, per così dire, fenomenico. Chi osserva evolve la capacità di fare tutto con stile ma sa perfettamente che imitarlo è impossibile. Questo scacco della condizione umana però non si traduce con un senso di impotenza, bensì coglie l'occasione della contemplazione del gatto come grande occasione per imparare la non ingerenza nel mondo altrui. Rinunciare a capire gli altri per abbandonarsi ad accettare tutto il bene e tutto il male che dagli elementi vivi del mondo ci può arrivare. Questo il grande insegnamento della filosofia del gatto.

Salvatore Patriarca, La filosofia del gatto, ed. Newton Compton

Euro 9,90

pagg.228