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10 gennaio '09 - Verità
Su simonedimeo.blogspot.com l'altra versione dell'eroismo di Saviano
Altro che Camorra, altro che scorta. Un'altra verità che scotta

Il 29 dicembre Libero mi ha pubblicato una nota. "Complimenti a Mattias Mainiero che su Libero del 24 dicembre finalmente ridimensiona il mostro letterario di cartapesta che è Roberto Saviano. Tutto il suo libro Gomorra, secondo me, è una paccottiglia di luoghi comuni, di riferimenti già presenti in mille coraggiose cronache di notiziari locali. Nel suo libro non c'è riferimento alcuno a uomo politico. Questi camorristi-cattivi, che assoldano minorenni creando un esercito irregolare, che riciclano denaro nell'alta finanza, fanno tutto da soli. Poi, dopo le indagini della magistratura in alcune giunte rosse, il grande letterato se ne esce dicendo: "è vero, il centrosinistra da dieci anni è colluso con questi uomini". Nel suo libro non c'è scritto, neanche i discorsi l'hanno mai riportato. Altro lato divertente è che ora sia un'icona della sinistra quando Saviano ha indicato Ezra Pound come sua guida spirituale. Ciascuno si diverta coi propri idoli, ma i problemi seri lasciamoli a persone serie". Ma c'è una verità che va al di là di estemporanee considerazioni. Su un blog - simonedimeo.blogspot.com - un giornalista di cronaca a Napoli racconta la sua versione sulle grandi verità di Saviano che superano lo scetticismo. Di Meo ha pubblicato un libro (L'Impero della Camorra, Newton Compton) ed è pronto a pubblicarne un altro: Indagine sulla Camorra. Le documentazioni dalle quali attinge sono autentiche ed il risultato del proprio lavoro di cronachista. Saviano - dice Di Meo - ha infatti utilizzato materiale preso in prestito, esperienze mediate dal racconto di altri, "non si è mai visto arrivare Saviano con la sua moto sui luoghi di crimine", come dice. Gran parte dlle sue attestazioni sono ricavate da altri. Ma Saviano non ha lo stile di citare le fonti. Anzi accusa i giornali di fare apologia dei camorristi perché trattano di loro negli articoli di cronaca. Senza acrimonia verso un successo facile, la Camorra non si vince solo con le parole e la verità scandita in coraggiosi articoli la cui originarietà è contesa, bensì con atti conseguenti. Altrimenti questi big della malavita organizzata potrebbero chiedere le royalties da tanto successo.