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04 aprile '20 - Estetica
Rileggere Orwell
Proposte di lettura nella costrizione delle case e l'inibizione al fare


In questi ozi da coronavirus si possono rispolverare vecchie letture. Tra queste quella dove protagonista, nel finale, è convinto dalla verità unica che è quella del partito. (1984 di George Orwell). In altri termini è quello che viviamo oggi nella versione unica o vincente sul coronavirus. La versione che ci impone la psico-verità di orwelliana memoria. Ci dicono: “dovete stare a casa”. Pare la litania del Pascoli: “E mi dicono, Dormi! - mi cantano, Dormi! sussurrano, - Dormi! bisbigliano, Dormi!”… IL coronavirus è riuscito in quello che ogni totalitarismo non si è nemmeno avvicinato. Convincerci della bontà dell’auto-repressione fino ad auto-infliggercela. Ed è in questo clima che hanno forza le allucinazione anti-fasciste di Parma in cui si chiede l’auto-dichiarazione di antifascismo per ottenere i sussidi. (Principio di per sé indimostrabile, se avesse qualche senso). La forma di coercizione al consenso ci perseguita vellicando quello che solo in apparenza possono sembrare sentimenti condivisi dai più. Sì perché come ci insegna Beccaria domani ciascuno di noi potrebbe essere accusato di fascismo come pretesto decisivo per essere estromesso dal diritto di ottenere le risorse indispensabili per sopravvivere. IN più la pratica abbondantemente resa accessibile dalla tecnica che dà forza al braccio repressivo del potere: quella di cogliere direttamente in fallo chiunque si faccia, anche inconsapevolmente, autore di trasgressioni dalla norma. Ma in tutta questa chiacchiera ripetuta sui trasgressori degli italiani, qual è la verità? Negli infiniti controlli nelle strade, da vero e proprio regime, i trasgressori delle norme sono il tre per cento. Fake come il dichiarante che dice di uscire di casa per comprarsi il fumo diventano notizia vulgata su organi di qualche autorevolezza. Ma il problema è che non c’è una verità. La cosiddetta scienza è divisa. Non capisce e nei pochi casi di onestà intellettuale questa realtà è ammessa. E a questi grandi uomini di scienza si predispone il governo per avere la linea. I grigiori del Pensiero Unico trovano in questi giorni attuazione ma nella sconfessione e messa al bando delle differenze. E significherà la conferma della predizione di Orwell dove il pensiero altro è costretto a ripiegare in angoli dove non possa esser visto dal grande occhio del Grande Fratello.