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25 dicembre '07 - Il Belpaese al palo
Italiani in competizione, sempre e solo i soliti noti.
Fanno discutere le ovvietà del New Yirk Times. ma è la nostra meraviglia a far riflettere

"Lo stile di vita poco tecnologico degli italiani può anche essere affascinante per i turisti, ma la diffusione di internet e del commercio elettronico nel paese è tra le più basse d'Europa, come i salari, gli investimenti esteri e la crescita economica". L'Italia del New York Times pubblicato a metà dicembre ferisce il senso comune e alimenta repliche nel Belpaese. Una reazione tantopiù provinciale essendo la relazione del Censis presentata da Giuseppe De Rita una settimana prima era molto più severa sull'incapacità degli italiani a reagire nell'attuale stagnazione. Le analisi dettagliate di De Rita vengono discusse in cenacoli per addetti alle umane scienze che si interrogano su come dare stimolo alla crescita che non c'è. Ian Fisher, uno dei tanti giornalisti statunitensi, per il solo fatto di aver raccolto una serie di elaborazioni sull'Italia e averle proposte in compendio fa parlare il presidente del Consiglio, il capo dello Stato e metà della classe politica avida di gettarsi su un microfono avendo capito che questo è l'argomento del giorno.
La conferma della sfiducia degli italiani su se stessi è data quindi più sulla reazione a questo servizio del New York Times che dagli argomenti in se stessi. Come scrive Suddeutsche Zeitung l'articolo non dice nulla sugli italiani che questi già non sappiano su di loro.
E' però curioso il fatto che la nuova sede del New York Times è stata progettata da un italiano: Renzo Piano. E chi se no? 
Se invece ci si interrogasse sui baroni dell'intellighentia. L'Italia non ha altri architetti per vincere competizioni internazionali oltre Renzo Piano, Fucksas ... ?